MASTERCLASS CON CLAUDIO RIVA PER IL CORO DEL MACHIAVELLI

Incontro d'eccezione per i ragazzi del Coro dell'Istituto Machiavelli sabato 16 novembre per la seconda edizione del Sanctae Caeciliae dies.

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Incontro d’eccezione per i ragazzi del Coro dell’Istituto Machiavelli sabato 16 novembre.
La seconda edizione del Sanctae Caeciliae dies anche quest’anno si è svolta presso i locali della Parrocchia di Montuolo, dove il M° Claudio Riva ha tenuto una masterclass di canto corale per i quaranta studenti del progetto Coro. «Un’occasione unica – riferisce il prof. Marco Musto – per i miei ragazzi quella di sabato: avvicinare un esperto di Musica Sacra del calibro del maestro Riva, disponibile a lavorare con noi un’intera giornata, ci ha fatto sentire dei privilegiati».
Claudio Riva ha diretto la Cappella Musicale del Duomo di Milano dal 1998 al 2004, succedendo a mons. Luciano Migliavacca, e vi è rimasto in qualità di vicemaestro fino allo scorso settembre, occupandosi della formazione dei Fanciulli Cantori presso la scuola statale Franchino Gaffurio. Libero dagli impegni di lavoro, ha deciso di accettare l’invito di venire a Lucca che gli aveva rivolto un gruppo di studenti del Machiavelli nell’aprile del 2022, in visita a Milano per incontrare i ragazzi della Cappella del Duomo.
In questi due anni la formazione è cambiata, si sono aggiunti nuovi ragazzi e molti sono usciti dopo il diploma; alcuni però sono rimasti e da osservatori di quel giorno sono diventati allievi.
Il lavoro è stato faticoso ed impegnativo. In poche ore il M° Riva ha migliorato la qualità del suono attraverso esercizi e spiegazioni pratiche sulla corretta pronuncia delle vocali, sul respiro o sull’apertura della bocca. Poi il lavoro d’insieme: cura dell’espressione, attenzione per gli ingressi delle diverse voci e le dinamiche dei pezzi. Ad accompagnarlo anche Franco Cazzulani e Paola Ballerini, rispettivamente direttore e solista della Schola Cantorum San Giovanni Bosco del Ceredo di Seregno, che hanno aiutato nello studio delle parti a sezioni.
«Ci si chiederà perché la scelta di un repertorio di Musica Sacra – ci anticipa il prof. Musto, ideatore del progetto -. Prima di tutto perché è bella. Bella, ma sconosciuta, soprattutto alle nuove generazioni. Essa è stata per due millenni l’espressione artistica più alta della spiritualità dell’uomo occidentale attraverso la quale cercava Dio, lo pregava e gli esprimeva i moti più profondi dell’animo. Come dunque non si potrebbe fare Letteratura Italiana senza leggere Dante o Manzoni, così la pratica corale senza Musica Sacra sarebbe un’esperienza incompleta. E la conferma arriva proprio dai mie ragazzi, quando mi vengono a chiedere di ripetere un pezzo semplicemente perché, appunto, è “bello”.»
Obiettivo i due concerti di Natale del 15 dicembre ore 21.00 a Montuolo e del 19 dicembre ore 21.00 nella chiesa nuova di san Vito. Il programma – diviso in tempo d’Avvento e tempo di Natale – spazia dal Gregoriano alla polifonia contemporanea, con brani a cappella o accompagnati all’organo dal M° Stefano Petrognani.

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