Si è concluso il Quinto Seminario Internazionale promosso dalla Fondazione Dino Terra sul rapporto tra Letteratura e Giornalismo.
Come ha sottolineato il vicepresidente Prof. Walter Rinaldi è giunto il momento di affrontare una serie di questioni con occhi nuovi, scevri dalle semplificazioni del passato.
Al centro del seminario sotto traccia la questione della lingua.
Alberto Sinigaglia, giornalista della Fondazione Filippo Burzio del Polo Novecento di Torino, che si è rivolto alle classi presenti con particolare sensibilità e ha dato testimonianza del valore civile del giornalismo e della professione del giornalista, ha parlato di “tradimento della sintassi e della grammatica” di un giornalismo troppo spesso scaduto e scadente.
Ha concluso il seminario Elio Pecora. Con un racconto autobiografico denso e appassionante ha guidato i ragazzi presenti dagli anni dell’adolescenza a Napoli passati in biblioteca vicino al teatro San Carlo alla scelta della scrittura fino a Roma alla Voce Repubblicana sotto la direzione di Ciranna. Proprio nella rubrica “Libro più libro” le “cronache letterarie” di Pecora sono state pubblicate di settimana in settimana fino al 2000. Scrittore, poeta e giornalista non ha mai visto differenza – ha affermato – tra letteratura e scrittura giornalistica nelle intenzioni: la lingua deve essere densa, chiara e onesta, si deve credere nella responsabilità e nella fondatezza di quello che si dice, deve esserci corresponsione tra quello che si dice e quello si fa.
Il compito della scuola nella Babele di rumori di oggi è insegnare questa lingua.
Hanno curato l’evento i ragazzi del Progetto PCTO “Organizziamo un convegno” guidati dalle docenti Arianna Antongiovanni e Michela Guidi.
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